Tecniche costruttive

Come costruiamo le nostre case

Da sempre attenta alle esigenze tecniche e strutturali di ogni progetto, la ditta Montagnoli Evio ad Arsago Seprio è in grado di identificare e indirizzare i propri clienti al sistema costruttivo per loro più idoneo. L'azienda è specializzata nella costruzione edifici in bioedilizia civili e industriali.
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Edifici a pannelli portanti (XLAM)

Lo staff della ditta varesina, oltre alla costruzione di coperture edili impermeabili, si occupa anche della realizzazione di edifici in legno con sistema a pannelli portanti. 
Il nome deriva dal componente principale che lo caratterizza, ossia un pannello di legno massiccio a strati incrociati con cui vengono realizzate le pareti e i solai degli edifici, i quali, per robustezza e solidità, sono forse i più simili al concetto di edificio in muratura ben radicato nella tradizione costruttiva europea e italiana.
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    Le resistenti strutture in legno XLAM, affiancate alle coperture edili impermeabili, permettono la realizzazione di edifici robusti e durevoli nel tempo.

Edifici a telaio

La ditta Montagnoli Evio, sita ad Arsago Seprio, ma conosciuta in tutta la provincia di Varese per la produzione di coperture edili impermeabili, è specializzata anche in costruzioni mediante sistema Platform Frame per la realizzazione di edifici a uno o più piani a struttura di legno.
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    Un edificio realizzato con il sistema Platform Frame è formato da pareti e solai costituiti da intelaiature di elementi di legno di piccola sezione posti ad interasse costante di 40-60 cm. alle quali da un lato o da entrambi i lati vengono collegati, con chiodi o viti di piccolo diametro, dei pannelli di legno strutturale (compensato o OSB).


    Il pacchetto costruttivo delle pareti viene completato mediante il posizionamento dell’isolante all’interno dell’intercapedine dell’intelaiatura. L’isolante è generalmente costituito da fibra di legno o lana di roccia; dalla parte calda di quest’ultimo viene posizionata la barriera al vapore.


    Lo strato isolante posto nell’intercapedine può occuparne solo una parte; nell’intercapedine rimasta libera vengono posizionati gli impianti.

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